IL LASERTAG
Settore Lasertag
Un universo sempre più ampio
entra in gioco il lasertag
Il Laser Tag utilizza le stesse repliche impiegate nel soft air (air soft gun) ma si differenzia per le tecnologie utilizzate.
La replica, anziché espellere il classico “pallino”, la piccola sfera espulsa dall’asg, è dotata di un proiettore che emette un impulso laser di Classe 1, tipologia di laser certificato sicuro durante l’uso, inclusa la visione intra-raggio diretta a lungo termine, anche quando l’esposizione avviene durante l’utilizzo dell’ottica telescopica. L’asg è abbinata a un sistema elettronico che gestisce l’emissione e la ricezione del fascio laser, simulando tutte le attività legate ai concetti di “colpo a segno” e “giocatore colpito”.
Ogni giocatore è munito, oltre alla replica, di sensori posti sul copricapo che servono per ricevere il fascio laser emesso dal proiettore dell’asg attivando la condizione di “giocatore eliminato” quando si è colpiti. Il proiettore, la replica e i sensori sono collegati tra loro tramite un collegamento “wireless” e sono gestiti da un “sistema di controllo” che definisce tutte le funzioni.
Quando un sensore posto sul copricapo è colpito dal fascio laser, il sistema elabora l’informazione e reagisce segnalando, sia visivamente sia a livello sonoro, il colpo ricevuto.
Ciò comporta l’eliminazione dal gioco e il blocco momentaneo della replica, impedendo al giocatore qualsiasi attività.
Spegnendo il sistema, si azzerano le informazioni e si è pronti per il gioco successivo.
Mentre nel Soft Air la condizione di “giocatore colpito” deve essere palesata tramite una “auto dichiarazione”, nel Laser Tag tale condizione è definita dal sistema di controllo che, dopo un colpo a segno, inibisce qualsiasi attività dell’intero apparato entrando in “modalità giocatore colpito”.
Questo metodo di marcatura, a differenza del soft air, è totalmente indipendente e slegato dalla lealtà personale del giocatore e quindi lo rende meno aleatorio.
Altra differenza su cui porre l’attenzione sono le distanze utili di tiro.
Il Laser Tag si avvicina molto alla realtà, ampliando conseguentemente la percezione di “zona d’ingaggio”. Se nel Soft Air possiamo definire le “distanze d’ingaggio” comprese tra 0 e 40 metri, nel Laser Tag un apparato “normale” ha una capacità d’ingaggio fino a 200 metri e oltre.
Tali distanze sono inoltre ampliabili con l’utilizzo di repliche atte al tiro di precisione, dove l’utilizzo di apparati ottici specifici sono indispensabili.
Grazie ai software di controllo, è possibile variare la capacità delle repliche in base alla tipologia di asg scelta, aumentando gittata e “potere di arresto” in base al calibro (ludicamente parlando). Con la stessa logica assumono importanza rilevante le protezioni indossate dal giocatore (elmetto o Plate Carrier) che diminuiscono sensibilmente i danni ricevuti per ogni colpo a segno.
Ovviamente quella sopra esposta è un’estrema semplificazione del funzionamento del sistema Laser Tag. Le implicazioni ludiche sono molteplici e offrono infinite soluzioni grazie ad un sapiente connubio tra fantasia e tecnologia.